Dopo un'infanzia drammatica, a causa delle ristrettezze economiche e della morte della madre, quando Giovanni ha solo sette anni, viene affidato alla sorellastra.
Presto il ragazzo finisce rinchiuso in riformatorio, per vagabondaggio, dove resterà fino al 1873, quando viene affidato al fratellastro Napoleone, residente a Borgo Valsugana dove possiede un laboratorio fotografico.
Per qualche anno Giovanni Segantini lavora nel laboratorio fotografico, affinando la sua sensibilità artistica ed applicarsi allo studio della pittura.

Nell'ambito accademico il "Verismo Lombardo" va per la maggiore e le prime opere di Segantini risentono di questa influenza.
Durante l'Esposizione Nazionale di Brera del 1879, viene notato dalla critica milanese, incontra il pittore ungherese Vittore Grubicy, che ne intuisce il talento e col quale instaura un rapporto d'amicizia.

Per alcuni anni Giovanni Segantini vive in Brianza, spostandosi alla ricerca di nuovi paesaggi che riprende con Emilio Longoni, stipendiato come lui dai Grubicy, con la cui organizzazione il pittore sottoscrive, nel 1883, un contratto esclusivo.
Nelle opere del periodo brianzolo, i soggetti preferiti di Giovanni Segantini riguardano la vita agreste, il lavoro nei campi, il pascolo, la tosatura e la filatura, nello sforzo artistico di liberarsi dell'impostazione accademica per trovare uno stile personale.
All’Esposizione Internazionale di Amsterdam gli viene assegnata la medaglia d’oro per la prima versione del dipinto “Ave Maria a trasbordo” e, nell’autunno del 1885, inizia quello che rimarrà forse il suo quadro più conosciuto, “Alla stanga”.

Incoraggiato dal suo gallerista, inizia il progressivo avvicinamento allatecnica divisionista, prima con alcune sperimentazioni ed in seguito con un'adesione totale, affinando, nello stesso tempo i suoi interessi culturali collaborando anche a riviste d'arte.
I commercianti d'opere d'arte, i fratelli Grubicy promuovono i suoi lavori e accrescono la sua fama per mezzo di una intelligente attività promozionale.
Dal 1889 Giovanni Segantini si avvicina al "Simbolismo"e le sue opere hanno per oggetto vere e proprie allegorie, sempre più legate agli esempi dei pittori nordici.

Il divisionismo che nasce ufficialmente nel 1891, quando le prime opere in questo stile vengono esposte alla Triennale di Brera, è una particolare tecnica, che consiste nell’accostare i colori puri, applicandoli sulla tela a piccoli tratti separati.
Segantini ottiene vari riconoscimenti sia in campo nazionale che internazionale mentre la sua tecnica si evolve verso un proprio personale simbolismo.
Nonostante il duro lavoro, a causa del peso familiare Segantini è assillato dai debiti e, nel 1894, abbandona Savognino e si stabilisce in Engadina al Passo Maloja.
La vita in questi luoghi incontaminati e solitari, intensifica l'innato misticismo di Segantini che, negli anni '90, si rispecchia nei suoi dipinti che,nei quali appare evidente il Simbolismo che alla fine del secolo si affermerà in tutta Europa aprendo le porte all'Art Nouveau del nuovo secolo.

prepara il "Trittico della Natura".
Proprio per completare quest’opera il 18 settembre del 1899 l’artista sale ai 2.700 metri dello Schafberg, e colpito da un violento attacco di peritonite, Giovanni Segantini muore il 28 settembre 1899.
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