Bruegel: Il suo pessimismo si attenua con gli annie, a giudicare dai Mesi della metà degli anni Sessanta, grazie a un naturalismo rinnovato e vivificato, che inserisce più intimamente l’uomo nella vita del mondo circostante, si attua un primo momento di riconciliazione con l’esistenza alquanto malinconica e rassegnata, poi, un’ulteriore ascesa dell’uomo.
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