mercoledì 21 dicembre 2016

Giovanni Segantini

Giovanni Segantini nasce ad Arco nei pressi di Trento il 15 gennaio del 1858.La sua vita, tra il 1858 ed il 1865, non scorre in modo tranquillo, ed è minata da fatti drammatici e dalla cattiva condizione economica familiare.
Nel 1865, in seguito alla morte della madre, viene condotto da suo padre a Milano dove rimane in custodia della sorellastra Irene. In questo particolare periodo, le sue giornate sono molto tristi e piene di solitudine e, nel 1870, viene rinchiuso nel riformatorio “Marchiondi” a causa del suo vagabondare ed inserito nella sezione calzaturiera dell’Istituto.
Giovanni Segantini: Paesaggio con due figure
Paesaggio con due figure
Nel 1871 cerca di fuggire, ma viene subito ritrovato e riportato in riformatorio dove passerà altri due anni.
Nel 1873 è affidato al fratellastro Napoleone che vive a Borgo Valsugana e svolge l’attività di fotografo in  un laboratorio personale. Nei primi anni trascorsi con lui, Giovanni lo aiuta svolgendo lavori umili come garzone di bottega.
Tra il 1874 ed il 1875 ritorna a Milano e si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Brera che frequenta assiduamente fino al 1877. Durante questo periodo lavora presso la bottega del decoratore Luigi Tettamanzi e trova il tempo per insegnare disegno nell’Istituto “Marchiondi”.
Giovanni Segantini: La sorgente
La sorgente
Dal 1878 al 1879 frequenta regolarmente i corsi all’Accademia di Brera, apprende gli insegnamenti di Giuseppe Bertini e stringe una sincera amicizia con Emilio Longoni. Le sue prime opere sono influenzate dal linguaggio verista lombardo, dilagante in questo particolare periodo nell’ambito accademico.
Durante la mostra nazionale di Brera, nel 1879, viene finalmente apprezzato dalla maggior parte degli studiosi di storia dell’arte che ne riconoscono le capacità. Incontra in questa occasione Vittore Grubicy con il quale inizia una relazione d’amicizia e di attività artistica destinata a prolungarsi nel tempo.
Giovanni Segantini: La signora Gaetana Casiraghi Oriani
La signora Gaetana Casiraghi Oriani
Nel 1880 si sposa con Bice Bugatti che rimarrà per sempre al suo fianco, e con lei si trasferisce a Pusiano in Brianza, grazie all’aiuto finanziario dell’amico Grubicy. Nel 1882 si reca a  Carella, un altro paese brianzese. I suoi spostamenti, fino al 1884, sono seguiti da Emilio Longoni poiché anche lui è sostenuto economicamente da Grubicy. I lavori di Segantini del periodo trascorso in Brianza sono rivolti soprattutto a vincere l’impostazione accademica della sua formazione, che sarà superata felicemente negli anni seguenti.
Nel 1883 Segantini sottoscrive un contratto che lo lega in modo definitivo all’organizzazione di Grubicy.Nel 1886 si reca a Savognino e, spronato da Grubicy, inizia il progressivo sviluppo della tecnica divisionista, prima con esperimenti e poi con un’adesione completa.
Dal 1886 al 1888 la sua fama aumenta e viene consolidata grazie anche all’attività propagandistica dei fratelli Grubicy che lo fanno conoscere all’Italian Exhibition di Londra nel 1888. L’artista si arricchisce anche culturalmente ed i suoi interessi entrano anche nel campo delle riviste d’arte con le quali entra in collaborazione.
Giovanni Segantini: Alpe di maggio
Alpe di maggio
Dal 1889 realizza le prime opere a tema simbolico e che svilupperà via via fino a raffigurare vere e proprie allegorie, sempre più ispirate agli esempi nordici.
Nel 1894 parte da Savognino per andare in Engandina. Le opere di questo periodo sono influenzate dalla precaria situazione di isolamento in cui si trova Segantini. Il luogo incontaminato aiuta a sviluppare ulteriormente il suo innato misticismo.Il 28 settembre del 1899 muore improvvisamente per un attacco di peritonite acuta

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