giovedì 16 marzo 2017

Caspar David Friedrich

Caspar David Friedrich, il più grande pittore romantico tedesco e uno dei geni più originali nella storia della pittura di paesaggio, nasce a Greifswald sulla costa baltica il 5 settembre 1774, allora svedese.

Dopo aver studiato presso l'Accademia di Copenaghen in Danimarca, la più importante accademia dell'Europa settentrionale ed ha tra i suoi insegnanti  Nikolaj Abraham Abildgaard e Christian August Lorentzen che hanno una grande influenza su di lui. 

Prigioniero di una profonda malinconia risalente agli anni della sua infanzia e fanciullezza funestati da varie morti nell'ambito familiare: la madre, due sorelle ed un fratello, alle giovanili letture romantiche e alla rigorosa educazione, il pittore fa della osservazione della natura una urgente necessità di esprimere l'inquietudine interiore alla consapevolezza della presenza della morte nelle cose umane e naturali e nel desiderio di superarla nella speranza dell'immortalità.

Autoritratto di Caspar David FriedrichDopo un breve soggiorno a Berlino, nell'ottobre 1798 si stabilisce a Dresda, sede di una celebre pinacoteca, dove trascorre intere giornate ad ammirare le opere di Jacob van Ruisdael e di Nicolas Poussin.


I primi lavori di Fredrich sono acquarelli seppia con vedute di parchi, pittoreschi giardini all'inglese, molti autoritratti e ritratti di familiari a penna o a matita, passando all'uso dell'olio nel 1807.

Una delle prime opere fatte ad olio, La Croce in montagna (Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, 1808), causa una grande polemica perché era stata dipinta come una pala d'altare e collocare un paesaggio dietro ad un altare venne considerato da alcuni critici addirittura sacrilegio.

Il suo carattere introspettivo e spesso malinconico lo ha portato alla contemplazione delle immagine che intende portare sulla tela; non dipinge immediatamente dal vivo i suoi paesaggi, ma li elabora mentalmente prima di dipingerli.

Pittura di Caspar David FriedrichIl pittore usa raramente immagini religiose, ma le sue distese infinita di mare o di monti, le pianure coperte di neve o fumanti nella nebbia, viste nella strana luce dell'alba, al chiaro di luna o al tramonto, trasmettono un senso di inquietante spiritualità.

Nel 1835, dopo aver superato un grave ictus, Caspar David Friedrich ritornò alla sua seppie di piccole dimensioni e morì a Dresda, artista sconosciuto, il 7 maggio 1840.
 Dopo la sua morte il suo lavoro di pittore, noto per altro solo nella ristretta cerchia di amici e parenti di Dresda, venne dimenticato.

Solo verso la fine del XIX secolo con la nascita del Simbolismo la sua grandezza venne riconosciuta ed i suoi quadri, per la maggior parte ancora in Germania, cominciarono ad essere oggetto di interesse.

Nessun commento:

Posta un commento