Bambini che giocano nei vicoli del villaggio, invitati a un pranzo di nozze, contadini che lavorano, cacciatori in un paesaggio innevato: come un fotografo della vita popolare del Cinquecento nelle campagne e città, Pieter Bruegel, pittore fiammingo, racconta la vita
quotidiana, con umorismo e con umanità, e nasconde nelle figure anche qualche segreto
Un pittore burlesco
Bruegel nasce attorno al 1527 probabilmente a Breda, nelle Fiandre (oggi Belgio), studia ad Anversa e nel 1552 intraprende un viaggio in Italia. L'immagine più comune che si ha di lui è quella di un pittore burlesco e quasi volgare. Ma chi è veramente Bruegel?
Egli rimane fedele alla visione realistica dei pittori fiamminghi (v. fiamminga, arte) e la sua invenzione consiste nell'osservare con ironia e distacco il genere umano, catalogarlo e descriverlo nei suoi aspetti anche meno nobili, così come nello stesso periodo facevano Rabelais o Erasmo. L'effetto umoristico, in molti dipinti, è ottenuto traducendo in immagini pittoriche modi di dire coloriti o espressioni verbali popolari.
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