Jacopo Robusti, in arte il Tintoretto, nasce a Venezia, probabilmente il 29 settembre del 1518. Sulla data di nascita non tutte le fonti concordano ma, desumendola dalla sua data di morte, e dall'iscrizione funebre ivi impressa, non dovrebbe slittare oltre l'ottobre del 1518, nonostante qualche studioso
l'abbia postdatata di un anno. Ad ogni modo, è stato uno dei più grandi pittori italiani, esponente della scuola veneziana, ultimo rinascimentale e precursore dello stile barocco, imperante poi nel '600.
l'abbia postdatata di un anno. Ad ogni modo, è stato uno dei più grandi pittori italiani, esponente della scuola veneziana, ultimo rinascimentale e precursore dello stile barocco, imperante poi nel '600.
Al padre, e alla sua famiglia in genere, Jacopo deve innanzitutto il soprannome con cui è noto. Il nome di "Tintoretto" infatti è figlio del mestiere paterno: tintore di stoffe, appunto. Secondo gli studi più recenti, a dire il vero, lo stesso cognome Robusti, d'eredità paterna, sarebbe a sua volta un soprannome ricavato da un'impresa di guerra, nella quale si sarebbe distinto il padre del Tintoretto: energico difensore, secondo le fonti, della città di Padova. Il vero cognome, a quanto pare, sarebbe Comin, stando almeno alla dimostrazione del curatore del museo del Prado di Madrid, Miguel Falomir, in occasione dell'inaugurazione della mostra sul pittore veneziano, aperta il 29 gennaio del 2007.
Nel 1555, l'artista, ormai soprannominato anche "Il furioso", per il suo tratto e per l'uso drammatico della prospettiva, dipinge la celebre pala con "L'Assunta" nella Chiesa dei Gesuiti di Venezia, e "Giuseppe e la moglie di Putifarre", altro celebre lavoro, poi acquistato da Diego Velasquez per Filippo IV. Dell'anno dopo invece, è il dipinto "Susanna e i vecchioni".
Nel 1564 il pittore inizia a lavorare per la sala dell'Albergo della Scuola Grande di San Rocco, a Venezia. Sono questi gli anni in cui la competizione, per l'ottenimento delle committenze più importanti, è più che agguerrita. Tiziano, ad esempio, è uno di quegli artisti che cerca in tutti i modi di osteggiare la fama del rivale Tintoretto. Per sbrogliare la questione, a quanto si legge da alcune fonti e, anche, dalle cronache del Vasari, la Giunta della Scuola di San Rocco ha intenzione di indire un concorso vero e proprio, per l'assegnazione del lavoro dell'ovale di San Rocco in gloria. Nel 1564 però, "il furioso" anziché presentare gli studi dell'opera, come gli altri artisti, presenta direttamente l'opera, con tanto di misure e collocazione ove prestabilito. Con la sua offerta decisamente vantaggiosa, riesce così ad ottenere l'incarico desiderato, nonostante i malcontenti creati tra gli altri pittori. E, l'11 marzo del 1564, come si evince dalle fonti ufficiali, con 85 voti a favore e 19 contrari, Tintoretto viene nominato membro della Scuola e incaricato dell'esecuzione di un ciclo di dipinti incentrati sul tema della "Passione".
Quattro anni dopo,
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