Hans Hartung (Lipsia, 21 settembre 1904 – Antibes, 7 dicembre 1989) è stato un pittore tedesco naturalizzato francese, il primo a trasferire i disegni sulla tela. Grazie allo slancio sicuro del suo braccio fu nel dopoguerra uno dei pochi a raggiungere la pienezza dell’espressione artistica, la sua energia diventa la struttura portante dei suoi quadri.
La sua lunga vita di non la trascorse sempre tra le pareti di uno studio. Fu allievo di Vasilij Vasil’evič Kandinskij al Bauhaus, e soprattutto nelle prime opere, quelle giovanile si denotano le teorie del suo maestro. Nel 1935, lasciò la Germania per evitare le persecuzioni naziste e si trasferì a Parigi, qui visse con grandi ristrettezze economiche.
Con lo scoppio della guerra, nel 1939 si arruolò nella Legione Straniera, ma smobilizzato dopo
qualche mese andò in Francia, dove lavorò come operaio agricolo. Nel 1942 fu arrestato e incarcerato in Spagna, dove si rifugiò, qui stette incarcerato per sette mesi e dopo la liberazione, raggiunse l’Africa del Nord e nel 1942, si arruolò nuovamente nella Legione.
Fu assegnato al Reggimento di marcia della Legione straniera, e durante i combattimenti, fu ferito gravemente nel tentativo di aiutare un camerata. A seguito di questo ferimento gli fu amputata la gamba destra e fu riformato dalla Legione nel maggio 1945. Nel 1946, fu decorato della Croce di guerra, della Medaglia militare e della Legione d’Onore.
Nel 1945 riprese contatto con la pittura, dalle macchie passò a segni che si intrecciano, si accavallano, e si incrociano, tutto su fondi luminosi, sottili graffi, a rappresentare quasi il segno di un lampo o di una stella cadente. Nel 1960 ha ricevuto il Gran Premio della Biennale di Venezia.
Artista ancora oggi difficile da collocare, indipendente e autonomo, non gli piacevano le etichette i suoi segni, le sue macchie, i suoi lampi diceva, non si apprendono all’Accademia, ma sono impulsi che scaturiscono internamente, impulsi caratterizzati della sua vita e dagli avvenimenti, sono questi i motivi che hanno giocato un ruolo importante nella sua pittura.
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