Il quadro che analizzeremo oggi ha come soggetto un bel paesaggio, che come suggerisce il titolo, è un vero e proprio vigneto rosso. Partiamo dal dato più interessante, ovvero il motivo per cui questo quadro è così interessante e
particolare; il vigneto rosso costituisce l’elemento del successo per Van Gogh poiché è stato l’unico quadro che è riuscito a vendere mentre era in vita alla pittrice Anna Boch, la quale apparteneva alla scuola impressionista e decise di comprare il quadro di Van Gogh probabilmente per senso di amicizia più che per interesse per l’opera stessa, senza sapere che dopo quello sarebbe diventato uno dei quadri più famosi del mondo.
Il vigneto rosso rappresenta una giornata di vendemmia presso Arles, una località che abbiamo imparato a conoscere attraverso altri quadri di Van Gogh, e subito si può notare che i colori dominano l’intera scena, trasmettendo un senso di bellezza che solo gli ambienti di campagna sanno regalare.La vigna è colorata con un rosso che in alcune parti dell’opera ricorda ovviamente al prodotto finale, ovvero il vino, e le due donne che si trovano abbassate a lavorare rappresentano come il duro lavoro ripaghi tutti gli sforzi, proprio come accade in un altro quadro del pittore olandese.
Il momento della giornata rappresentato non è scelto a caso, infatti, il rosso del tramonto contribuisce a dare maggior colore al quadro stesso, e la posizione e il calore dello stesso sole suggeriscono che un’intensa giornata di lavoro sta per concludersi per questi contadini. La strada che si trova sulla destra del quadro e che costeggia tutto l’ambiente potrebbe trarre in inganno e sembrare un vero e proprio fiume, ma non lo è; l’effetto del bagnato è dato poiché la scena rappresentata prende vita nei mesi di Novembre, in cui il clima uggioso e piovoso domina gran parte delle giornate.
Anche il vigneto rosso è una di quelle opere che è stata dipinta a memoria da Van Gogh, il quale, come è accaduto altre volte, è riuscito a trasformare un semplice paesaggio di campagna in qualcosa di bellissimo, mischiando la propria immaginazione alla realtà.
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