mercoledì 1 febbraio 2017

La ragazza che lavora a maglia di William-Adolphe Bouguereau

Questo è un lavoro tipico di Bouuguereau, il quale ha da sempre cercato di trasformare dei soggetti di ogni giorno in delle grandi figure ideali, quasi come se dei semplici cittadini si trasformassero in antichi eroi greci sulla tela. Il soggetto che troneggia al centro della composizione è una ragazza che sta lavorando a maglia, mentre con lo sguardo guarda un punto fuori dalla scena; la protagonista è seduta su un piccolo pezzo di
legno ed appoggia la schiena su un grande tronco d’albero.
I vestiti della ragazza tradiscono il suo status sociale, la quale sicuramente è una donna del popolo e non è una nobildonna; a rendere più certa l’appartenenza ad un ceto sociale basso è il fatto che il pittore ha ritratto la ragazza a piedi nudi. Tutti questi piccoli elementi permettono di capire ancora una volta che il fine di Bouguereau fosse quello di mostrare la bellezza dei piccoli dettagli nel mondo artistico.
I colori utilizzati sono molto vividi e permettono di dividere la scena in due parti: sul lato destro c’è l’oscurità della selva, mentre in profondità sulla sinistra è possibile visionare un piccolo scorcio naturale, senza alcuna traccia di civiltà. Da notare anche il forte contrasto dei colori delle vesti indossate dalla ragazza: c’è il rosso del fiocco tra i capelli, il blu della gonna, il nero del maglioncino ed il bianco della camicia.
La fonte di luce è esterna alla scena, e analizzando la proiezione delle ombre, senza dubbio proviene da destra, mettendo in risalto il lavoro a maglia della ragazza e creando un bellissimo chiaroscuro sul volto di quest’ultima.

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