AVETE presente i quadri di Georges Seurat, Paul Signac, e Camille Pissarro, quelli pieni di puntini di colore? Ebbene, la tecnica del puntinismo si sarebbe sviluppata molto prima della fine del Diciannovesimo secolo. È vecchia almeno di 38 mila anni, come suggerisce il
ritrovamento di alcune pietre con immagini di mammut eseguite con una modalità che richiama alla mente quella usata in Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte da Seraut, ne Il ritratto di Félix Fénéon da Signac o in uno dei suoi autoritratti da Vincent Van Gogh.
Il bottino, diverse pietre in calcare, è stato rinvenuto in Francia, presso la Vallée de la Vézère, la zona famosa per le sue grotte preistoriche piene di dipinti. La stessa area, per intendersi, delle grotte di Lascaux, note per il patrimonio di arte figurativa arcaica tanto da essere ribattezzate “La Cappella Sistina della Preistoria”, scoperte da alcuni ragazzi negli anni Quaranta. Le testimonianze che arrivano dagli scavi nell'area hanno aiutato molto gli studiosi a gettar luce, tra l'altro, su quali fossero le forme artistiche del Paleolitico Superiore in Europa. E lo fanno ancora oggi.
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