martedì 13 giugno 2017

PITTURA NORVEGESE

Monti incombenti, luci piene di eloquenza. Come se la natura osservasse l’umanità, dominandola con il proprio sguardo magnetico. Piccole figure rimangono schiacciate dalla vastità, nel fondovalle, antropizzato, e minimamente tiepido e confortante. E’
con l’opposizione di questi due temi, entrambi fondamentali nell’impasto romantico, che il pittore ottiene visioni da brivido. Hans Fredrik Gude (1825-1903) è considerato, con Johan Christian Dahl, uno dei paesaggisti più importanti della Norvegia, associato con la scuola di Düsseldorf.
Gude, per 45 anni, fu professore d’arte e così giocò un ruolo importante nello sviluppo dell’arte norvegese, agendo come mentore per tre generazioni di artisti. La matrice è tedesca e non ci sfuggirà qualcosa che fa pensare a Schopenauer e, a noi italiani, alle atmosfere delle poesie di Leopardi.

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