domenica 30 luglio 2017

IL QUADRO DEL GIORNO

Donne alla finestra

Autore: Esteban Murillo
1655-1660 circa

Washington, National Gallery of Art

A metà strada tra la scena di genere e il ritratto, queste Donne alla finestra di Esteban Murillorappresentano un capolavoro di spontaneità e ironia da parte del pittore spagnolo. Due giovani si affacciano sul davanzale di una finestra: la prima rivolge lo sguardo all'osservatore accennando un sorriso, mentre l'altra trattiene a stento una risata coprendosi il volto con il velo e nascondendosi dietro le imposte. È un dipinto che Murillo ha concepito con lo specifico intento di coinvolgere l'osservatore, che si sente a sua volta osservato e finisce col provare un certo imbarazzo di fronte agli sguardi delle due protagoniste.
Questa sensazione d'imbarazzo è peraltro accresciuta dal leggerissimo strabismo della ragazza più giovane, quella che s'appoggia al davanzale, col risultato che i suoi occhi non guardano direttamente i nostri. Oltre al coinvolgimento diretto c'è poi un altro motivo di grande interesse in questo dipinto: la vividezza con cui Murillo, da grande pittore naturalista quale era, ha dipinto questa scena, per darci l'idea di trovarci davvero in una strada della Siviglia del Seicento. E, inoltre, da non trascurare la bellezza delicata e maliziosa della ragazza che ci osserva.
Ovviamente gli storici dell'arte hanno tentato di dare un'interpretazione simbolica del dipinto, o almeno di dare un'identità alle due donne. Per alcuni si tratterebbe dunque di due donne di elevata classe sociale, per altri ancora di due prostitute che si rivolgono ai passanti, oppure ancora di un'allegoria dell'amore. Ma è alquanto arduo stabilire chi siano le due donne e cosa si celi dietro l'opera.
Non conosciamo quale fosse il titolo originario del dipinto, noto anche come Las gallegas ("Le galiziane": la Galizia al tempo era regione d'origine di molte prostitute). E non sappiamo neanche a chi fosse destinato. Verso la fine del Settecento era di proprietà di un diplomatico spagnolo, il duca di Almodóvar del Rio, e poi finì nel 1823 presso un collezionista inglese. Dopo diverse altre cessioni, l'opera entrò nel 1942 nella National Gallery di Washington, dove si trova tuttora, come donazione del collezionista Peter A. B. Widener.

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