mercoledì 6 settembre 2017

MILLET - LE SPIGOLATRICI

Prima di parlarti delle spigolatrici, voglio farti conoscere un momento meglio Jean Francois Millet. Devi sapere che questo pittore fu uno tra i più importanti partecipanti alla scuola di Barbizon (luogo d’incontro per molti pittori realisti e
successivamente anche alcuni artisti impressionisti come Monet Renoir), e le opere di Millet avevano per protagonisti, soprattutto, lavoratori ed agricoltori.
Le spigolatrici, fa parte di questa serie pittorica, e costituisce, senza dubbio, uno degli esempi più celebri.
Bene. Questo, in breve, era quello che dovevi sapere a proposito di Millet e dei suoi quadri.
Ora voglio parlarti nel dettaglio di queste spigolatrici. Devi sapere che molti dei quadri di Millet sono caratterizzati da un approfondito studio della figura umana e della sua relazione con il lavoro in campagna.
È proprio l’agricoltura ed il lavoro nei campi che permette di comprendere al meglio questa relazione che scorre tra la terra e l’uomo.
Guarda le tre protagoniste del quadro: Millet non vuole dare centralità alla condizione di povertà delle protagoniste, ma al contrario, dona alle tre donne un’aura di grandezza ed eroismo, al limite del sacro.
In poche parole, non è che l’artista volesse trasformare le protagoniste in degli antichi re o eroi, ma, voleva conferire un senso di grandezza e di importanza al lavoro umile nel quale sono impegnate.
È presente un importante contrasto in questo quadro di Millet. Come puoi notare, le donne impegnate nella spigolatura, sono circondate da un ambiente quasi deserto e che sembra privo di speranza; al contrario, se guardi in lontananza, puoi scorgere dei grandi covoni rigogliosi e carri da trasporto stracarichi e pronti per partire.
Le donne di Millet sono estremamente reali ed i particolari mostrano la sua grande attenzione per i dettagli. Ad esempio, guarda le mani delle protagoniste: sono arrossate e deformate per il duro lavoro; sono le mani di chi ha lavorato per anni nella terra, che non hanno nulla a che fare con le mani perfette delle donne nobili.
Bada bene, però. Mostrando questi particolari, Millet non vuole farci provare pietà per le protagoniste, ma è come se volesse donare un significato epico al loro lavoro, quasi come se fosse un’impresa degna da eroi.
Avrai notato sicuramente la sproporzionata grandezza delle donne rispetto al resto della scena: sono loro le protagoniste assolute del quadro, bloccate in delle scomode posizioni per il loro durissimo lavoro quotidiano.
Millet le dipinge volontariamente così grandi sempre per quel discorso di elevare il tono della rappresentazione: questo, insieme alle mani arrossate e gli altri particolari che ti ho raccontato, sono elementi che conferiscono un’aura eroica alle spigolatrici.
Sapevi che, nonostante le buone intenzioni del pittore, questo lavoro ottenne un sacco di critiche? Nel 1857, quando venne presentato al Salon, intervenne addirittura il governo per non far vedere l’opera al pubblico, poiché temevano che proprio gli appartenenti ai ceti più poveri potessero sentirsi ispirati da quest’opera e ribellarsi per le loro condizioni di vita insostenibili.

Nessun commento:

Posta un commento