sabato 12 gennaio 2019

Il Cenacolo di Leonardo: 4 piccoli misteri

Il Cenacolo o Ultima Cena di Leonardo da Vinci, il genio toscano di cui quest'anno si celebrano i 500 anni dalla morte (2 maggio 1519), è una delle
“vittime” favorite dell’ultima tendenza esoterica emersa dopo la pubblicazione del bestseller di Dan Brown Il Codice da Vinci. Il testo del romanzo, però, non passa la verifica storica. Ecco perché...

IL COLTELLO.  Il coltello impugnato da una presunta “mano fantasma”, dopo l’ultimo restauro (terminato nel 1999 dopo quasi 20 anni di lavoro), risulta chiaramente appartenere a Pietro. Questa iconografia s’ispira a un episodio del Vangelo in cui l’apostolo taglia l’orecchio a Malco, servo del sommo sacerdote Caifa, in difesa di Gesù arrestato nel giardino del Getsemani. 
GESÙ E LA MADDALENA. E che dire della somiglianza di Giovanni con Maria Maddalena? A detta di qualcuno sarebbe la prova che Leonardo credesse nell’unione tra Gesù e Maddalena, idea sostenuta anche dal fantomatico Priorato di Sion, di cui, secondo Dan Brown, Leonardo fu Gran Maestro dal 1510 al 1519. Peccato, però, che il Priorato non sia mai esistito.

Al genio di Leonardo da Vinci è dedicato Focus Storia n. 147 (gennaio 2019). | FOCUS STORIA
GIOVANNI EFFEMINATO. Altra nota “misteriosa” è per molti il fatto che Giovanni sia raffigurato come un giovane dall’aspetto effeminato, ma questa era la prassi, come attestano molti dipinti medievali e rinascimentali che hanno l’Ultima Cena come soggetto.

CALICE ED EUCARESTIA. Per quanto riguarda infine l’assenza del calice e dell’eucarestia (altre presunte prove dell’eresia di Leonardo), è bene specificare che l’opera s’ispira a un episodio che “precede” la consacrazione del pane e del vino, ossia quello in cui Gesù dichiara agli apostoli che uno di loro lo tradirà. Lo scompiglio fra i discepoli, dunque, è dovuto a questa notizia, e non alla designazione di Maddalena a successore di Cristo. 

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