“A sei anni ebbi la poliomielite. A partire da allora ricordo tutto molto chiaramente. Passai nove mesi a letto. Tutto cominciò con un dolore terribile alla gamba destra, dalla coscia in giù. Mi lavavano la gambina in una bacinella con acqua di noce e panni caldi. La gambina rimase molto magra. A sette anni portavo degli stivaletti. All’inizio pensai che le burle non mi avrebbero toccata, ma poi mi fecero male, e sempre più intensamente“.
Chi è Frida Kahlo
Nonostante la sua determinazione ed il suo impegno, la vita di Frida non è resa facile dal contesto in cui vive. La sua disabilità (come purtroppo capita ancora oggi) è oggetto di scherno e denigrazione, e gli atti di bullismo non mancano. Ma sarà proprio la disabilità a rappresentare l’immagine della sua arte, in seguito al fatidico incidente.
Il 17 settembre 1925
E’ il 17 settembre 1925, Frida ha 18 anni e sta tornando a casa da scuola in compagnia di Alejandro Gomez, uno studente di diritto di cui è innamorata. All’improvviso un tram si scontra con l’autobus sul quale si trovano i due giovani, e l’autobus finisce schiacciato contro il muro. Molte persone muoiono sul colpo, Frida rimane ferita gravemente. La colonna vertebrale si spezza in tre punti nella regione lombare, si frattura il bacino, le costole, la gamba sinistra, il piede destro; la spalla destra è slogata in modo permanente e, a causa di una ferita penetrante all’addome causata da un corrimano entrato nell’anca sinistra ed uscito attraverso la vagina, Frida perde anche la possibilità di avere figli.
[…]“Persi la verginità, avevo un rene leso, non riuscivo a fare la pipì, e la cosa che più mi faceva male era la colonna vertebrale”.
Gli anni dopo l’incidente, la nascita della sua arte
Verso la fine del 1927, dopo aver tolto il gesso, Frida riprende a camminare (accompagnata da dolori che non l’abbandoneranno mai più) e a condurre una vita “normale”, ritrovando i suoi compagni dell’università e partecipando attivamente alla vita politica tanto da diventare un’attivista del Partito Comunista a cui si iscrive nel 1928.
Diego Rivera ed il matrimonio
Purtroppo nemmeno la vita sentimentale di Frida si rivela felice e soddisfacente; i continui tradimenti del marito, tra i quali anche quello con sua sorella, portano i due a separarsi, nel 1939. L’anno seguente, consapevole dell’errore commesso, Rivera propone nuovamente all’ormai ex moglie di sposarlo. Frida, divenuta ormai indipendente e consapevole sia sul piano sessuale che su quello economico, decide di accettare a due condizioni: non avrebbe più accettato denaro da lui e non avrebbero più avuto rapporti sessuali.
L’ultimo periodo
“Spero che l’uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più”.
La vita di Frida Kahlo è stata una vita intensa e crudele, ma la grandezza della sua arte ha sovrastato qualsiasi pregiudizio ed etichetta, salvandola dall’essere ricordata come “una povera vittima disabile”.
Frida Kahlo è stata una donna che ha sempre affrontato la sua vita opponendosi alla sorte avversa e dimostrando una grandezza propria solo degli artisti, riuscendo a trasformare la sua immobilità obbligata in un’opportunità artistica e la sofferenza in arte.
Frida Kahlo è stata una donna che ha sempre affrontato la sua vita opponendosi alla sorte avversa e dimostrando una grandezza propria solo degli artisti, riuscendo a trasformare la sua immobilità obbligata in un’opportunità artistica e la sofferenza in arte.
Attraverso i suoi numerosi autoritratti, stravaganti e pieni di colore, si percepisce quanto il suo corpo di donna ferita sia stato centrale nella esistenza e soprattutto, nella sua arte.
Frida, il film
Nel 2002 Julie Taymor ha diretto un film dal titolo “Frida” incentrato sulla sofferta vita privata della pittrice messicana, interpretata da Salma Hayek.
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