sabato 21 gennaio 2017

FRIDA KAHLO - AUTORITRATTO (ANALISI)

Si tratta di un olio su masonite realizzato nel 1929, l’anno in cui Frida Kahlo si sposò con Diego Rivera.Questo autoritratto rappresenta l’evoluzione degli autoritratti di Frida Kahlo: in precedenza, l’artista, prendeva ispirazione in gran modo dai pittori rinascimentali (soprattutto Botticelli), utilizzando uno stile molto tradizionale; con questo lavoro, Frida cambia radicalmente, avvicinandosi al mondo
messicano ed alla pittura parietale praticata da Diego.
Negli autoritratti precedenti, dominavano soprattutto delle tonalità scure e colori malinconici, mentre in questo lavoro, ogni aspetto viene ribaltato: Frida utilizza dei colori molto chiari, come si può
notare dal suo vestito e dal cielo alle sue spalle, in netto contrasto con le tende nere, raccolte con dei cordoni rossi che si trovano ai lati della composizione.
Questo autoritratto costituisce un punto fondamentale negli autoritratti di Frida: lo stile che adottò in questo lavoro del 1929, lo avrebbe utilizzato fino alla fine della sua carriera artistica.
In questo lavoro, Frida ha i capelli raccolti e molto corti, che lasciano intravedere i lunghi orecchini che indossa, abbinati alla sua vistosa collana, posta in contrasto con il suo abito bianco.
Sulla destra si nota un orologio ed, alle spalle di Frida, si vede chiaramente un piccolo aereo; questi due elementi, visti insieme, alludono alla fugacità del tempo, che funge anche da titolo dell’opera.

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