Nato il 5 aprile del 1788 a Francoforte sul Meno, Franz Pforr è stato un grande artista e pittore tedesco, importante esponente del gruppo dei Nazareni.
Nacque in una famiglia di artisti: il padre, Johann Georg Pforr fu un discreto pittore, mentre lo zio, Johan Heinrich Tischbein (detto “Il giovane”), fu un gallerista e professore di belle arti. Persi entrambi i genitori in tenera età, fu adottato proprio dallo zio, che, notata nel nipote una spiccata propensione
artistica, insegnatigli i primi rudimenti in materia, lo incoraggiò affinché proseguisse nei suoi studi.
Fu così che, intorno al 1805, Pforr si iscrisse presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, dove seguì le lezioni, tra gli altri, dell’illustre pittore neoclassico Heinrich Fuger.
Qui il giovane Pforr iniziò a realizzare i suoi primi dipinti antichi, tuttavia non fu mai soddisfatto del rigore accademico predicato dai suoi insegnanti, coi quali entrò più volte in contrasto: fu così che, insieme ad altri suoi colleghi, scontenti come lui, fra i quali si ricorda il celebre Johann Friedrick Overbeck, venne espulso dall’Accademia, decidendo così di cercare nuovi stimoli altrove, al di fuori di un ambiente da lui ritenuto corrotto.
Intorno al 1810 si trasferì quindi a Roma, dove, insieme ad altri artisti, fondò il movimento dei Nazareni, un gruppo di pittori tedeschi dal marcato gusto romantico, attivi proprio a Roma durante la prima metà del 19° secolo. Qui Pforr, libero dai preconcetti accademici, realizzò i suoi dipinti antichi più noti e le sue opere più famose, come San Giorgio e il drago, Ingresso di Rudolf Habsbourg a Basilea ed altri. Tuttavia ebbe vita breve: venne devastato dalla tubercolosi, che lo uccise ad Albano Laziale il 16 giugno del 1812, a soltanto 24 anni.
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