Nella mentalità comune, la pop art viene spesso associata al nome di Andy Warhol. Questo artista viene considerato l’artista pop per eccellenza, se non addirittura il maestro indiscusso di tale movimento; Warhol fu senza dubbio un
talento eccezionale, riuscendo a ritagliarsi un ruolo importante anche nel mondo del cinema diventando regista, e così ramificando la propria arte e lasciando l’impronta in diversi settori della stessa pop art.
Selezionando elementi che erano già presenti ed impressi nella mentalità del pubblico, attraverso una pubblicità sempre più invasiva e che ormai era diventata parte fondamentale della stessa società, Warhol dimostrò che era diventato estremamente semplice eliminare l’auralità che era presente dietro l’oggetto d’arte (e tale attributo lo rendeva unico) per trasformarlo in un prodotto realizzato in serie, quasi come fosse un elemento prodotto meccanicamente a livello industriale.
Sono diverse le opere con cui questo artista è passato alla storia, diventando il celebre “volto” della pop art: dobbiamo ricordare, in primo luogo, la popolare serie dei barattoli di metallo della minestra Campbell, un’opera che diede un’ulteriore prova del fatto che il mondo della pubblicità era riuscito ad elevarsi e a “contagiare” l’arte, il cui mondo ormai non era più così lontano e d’élite e quindi composto da oggetti provenienti dallo scenario quotidiano.
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