mercoledì 8 febbraio 2017

Ritratto di père Tanguy di Van Gogh

Il ritratto di père Tanguy infatti rappresenta quest’uomo che era il proprietario di un colorificio a Parigi; molti artisti passavano all’interno della sua struttura, e tra questi si trovava anche Vincent, ma anche molti altri pittori appartenenti alle correnti pittoriche che in quel tempo stavano emergendo o che trovavano pieno successo, come l’Impressionismo ed anche il Post-impressionismo.
Coloro che parlano il francese avranno notato che père nel ritratto non è il nome vero e proprio del soggetto
rappresentato, bensì il suo soprannome, che tradotto nella nostra lingua significa “padre”. Tale nomignolo gli era stato dato poiché Tanguy era un uomo molto buono ed ebbe con Van Gogh un grande rapporto di amicizia; la bontà di quest’uomo lo portava addirittura ad acquistare alcune opere degli artisti che si rifornivano presso di lui cosicché quest’ultimi potessero avere i soldi necessari per realizzare altre opere e continuare così la propria carriera.
Questo ritratto di père Tanguy potrebbe rappresentare una sorta di monito da parte di Van Gogh per ringraziare questo signore per la sua bontà e anche come elemento rappresentativo della loro amicizia e del bel rapporto. Il pittore olandese conoscerà anche altre persone che cambieranno la sua vita e il suo modo di dipingere rendendolo un uomo in continua metamorfosi e che vede il mondo con occhi completamente diversi da qualsiasi altro simile.
Lo sfondo del quadro il ritratto di père Tanguy è molto interessante poiché è composto da diverse opere, che, oltre a dare un indizio dell’occupazione del soggetto, indica la forte influenza di quadri di tema nipponico; alla sinistra del quadro è presente un mezzobusto di una donna asiatica vestita con le tradizionali vesti delle donne orientali, e lo stesso accade con l’opera che si trova in basso a destra, dove è rappresentata un’altra donna di profilo con delle vesti di tradizione asiatica.

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