Il pittore ha realizzato quest’opera, come abbiamo già detto, nell’ultima parte della sua vita, proprio mentre si trovava in cura presso la casa di cura mentale di Saint-Remy, a causa del tracollo della sua psiche, soprattutto dopo il forte diverbio avuto con l’altro pittore Gauguin nel breve periodo della loro convivenza.
Passa poco tempo e Vincent però comincia ad abituarsi, e scoprendo che non è l’unico ad avere questi problemi mentali, non si sente più solo ed abbandonato e ricomincia a dipingere tutto ciò che riusciva a vedere: il personale medico, l’edificio in cui si trovava, gli elementi naturali del giardino e anche quelli più lontani che si riuscivano ad intravedere.
L’albero di gelso, attraverso la corrispondenza letteraria con Theo, sappiamo che era una delle opere preferite di Vincent nella grande produzione da lui realizzata mentre si trovava a Saint-Remy: cerchiamo di vedere quali sono le caratteristiche principali di quest’opera e il perché è così popolare.
Il soggetto è proprio un albero di gelso e che ha posto le proprie radici e che si sta evolvendo in un ambiente roccioso, il quale era presente nel giardino della casa di cura. Quest’albero si trova proprio al centro della composizione e domina gran parte della tela; i colori che sono stati utilizzati per realizzare il terreno sono il marrone, il bianco ed altri colori chiari, con delle pennellate molto veloci e decise.
Dall’altra parte è presente l’albero che invece è stato realizzato con altri colori, ovvero una diversa tonalità di marrone, l’arancione ed il verde che compongono la vegetazione dell’albero, ed in seguito un marrone molto più scuro invece per realizzare il tronco. È possibile notare sulla destra della tela, sempre realizzati con il verde, degli altri alberi che stanno crescendo in lontananza.
L’altro grande colore dominante nella tela è il blu del cielo, il quale è complementare all’arancione di alcune foglie dell’albero protagonista.
I colori sono una parte fondamentale di quest’opera, ma dobbiamo anche dire che questa rappresenta una sorta di “dichiarazione” da parte del pittore: l’utilizzo dei colori accesi è un forte richiamo all’impressionismo, dal quale effettivamente non si era mai distaccato e che rappresentava un “porto sicuro” per il suo stile pittorico in continua evoluzione fino alla fine dei suoi giorni.
Ho intravisto, mimetizzati nella chioma, alcuni volti, ma nessuno ne parla. . Forse mi sbaglio?
RispondiEliminalolll
RispondiEliminaevevo non avevo notato
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