Max Haenger, nato nel 1874, a Monaco, fu un grande pittore e paesaggista tedesco, particolarmente noto per le sue rappresentazioni degli animali e, in misura minore, per essere stato un autore di nature morte.
Sin da giovane si dimostrò particolarmente dotato per le belle arti, con una vocazione nei confronti della pittura e del disegno. Seguì quindi una educazione di tipologia artistica, iscrivendosi presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Monaco, dove fu colpito ed ebbe così modo di seguire soprattutto i corsi di decorazione e di pittura, apprendendo le varie tecniche che gli furono poi fondamentali per la realizzazione dei suoi dipinti e per la sua carriera di artista e pittore.
La sua predilezione principale fu tuttavia nei confronti della natura e, soprattutto, degli animali, soggetti che furono ricorrenti e addirittura quasi esclusivi in praticamente tutte le sue produzioni future, realizzate soprattutto nella prima metà del 20° secolo.
Terminati gli studi, dunque, per entrare meglio in contatto con la natura da lui tanto amata, decise di trasferirsi in una abitazione di montagna, dove ebbe l’occasione di studiare in maniera approfondita l’ambiente ed il paesaggio locale, ritraendo spesso nei suoi dipinti diversi animali come galli, galline, fagiani, cedroni ed in particolare i pavoni, uccelli che susciteranno sempre la sua ammirazione e la sua curiosità per via del loro aspetto magnificente e dei loro atteggiamenti imprevedibili. Fra tutti questi lavori e dipinti, un esempio molto importante può essere l’opera Natura morta con fagiani e pavoni, che ben sintetizza le inclinazioni artistiche di Max Haenger.
Si spegne nella città bavarese di Furstenfeldbruck, nel 1941, all’età di 67 anni.
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